Si infiamma il dibattito politico a poche ore dal silenzio elettorale che anticipa il giorno delle elezioni. Scontro tra Matteo Salvini e il Movimento Cinque Stelle sui migranti.
A poche ore dalle attesissime elezioni europee Matteo Salvini cambia registro e decide di abbassare i toni del confronto con il Movimento Cinque Stelle. O meglio, decide di ignorare gli alleati di governo ma di blindare il premier Giuseppe Conte, messo in discussione da Giorgetti.
La discussione però torna a infiammarsi sul caso migranti, con i pentastellati che hanno fatto sapere che per quanto riguarda i migranti Gentiloni sarebbe riuscito a fare meglio del titolare del Viminale.
Elezioni europee, le alleanze della Lega
Il leader della Lega ha approfittato dell’ultimo giorno utile prima del silenzio elettorale per fare il punto sulle alleanze in Europa.
“Con Farage siamo già in parola. Come con gli olandesi, i francesi e i tedeschi. Abbiamo vedute comuni anche con ungheresi e polacchi pur appartenendo a famiglie diverse. Possiamo fare davvero la rivoluzione in Europa”, ha dichiarato il vicepremier ai microfoni de La Stampa.
Matteo Salvini, Di Maio me ne dice di tutti i colori, ho deciso di non rispondere
Matteo Salvini ha poi parlato del rapporto ormai conflittuale, con il Movimento Cinque Stelle.
“Di Maio me ne dice di tutti i colori. Ma ho deciso di non rispondere […]. Ho detto ai miei ministri di non rispondere e di continuare a lavorare a testa bassa. D’accordo Gli attacchi dispiacciono. Uno se li aspetta dal Pd o da Berlusconi. Sentirli arrivare dagli alleati di governo è strano”.
Migranti, botta e risposta tra Salvini e il Movimento Cinque Stelle
Salvini non ha però potuto sorvolare sull’accusa arrivata dal Movimento Cinque Stelle. Dall’ala pentastellata del governo hanno fatto sapere che a loro avviso, per quanto riguarda i rimpatri, Gentiloni avrebbe fatto meglio del leader della Lega.
“Questa è meravigliosa. Spero che nessuno abbia nostalgia del passato. È chiaro che sul tema rimpatri il ruolo dell’Unione europea sarà importante. Al momento mi limito a constatare che con me al ministero per la prima volta le espulsioni sono state il doppio degli arrivi”.